venerdì 23 maggio 2008

• Incapienti ma informati. CAAF Cisl e Caritas, progetto contro la povertà.

CONQUISTE DEL LAVORO - venerdì 23 maggio 2008


Da questo mese è operativo il progetto sperimentale “Incapienti ma informati”, realizzato in collaborazione da Caaf Cisl, Caritas Italiana e fio.Psd. Il bonus incapienti nasce, nella Finanziaria 2008, con la finalità dichiarata di sostegno al reddito e di contrasto alla povertà, ma spesso le persone in stato di grave emarginazione hanno enormi difficoltà burocratiche nell’accedere a misure come questa. L'obiettivo del progetto è rendere disponibile il bonus incapienti (150 euro ed eventualmente ulteriori 150 per ogni familiare a carico) anche alle persone che, a causa della situazione di grave emarginazione in cui vivono, difficilmente sarebbero in grado di usufruire della misura prevista. Una volta trasmessa l’istanza di rimborso all’Agenzia dell’Entrate, i promotori chiedono che l’erogazione, considerata la condizione di bisogno dei soggetti interessati, possa avvenire in tempi rapidi. L'iniziativa,

coinvolge nove città (Bari, Bergamo, Bologna, Catania, Genova, Messina, Milano, Padova, Vicenza), prevede la sperimentazione di buone pratiche di accompagnamento dei soggetti beneficiari del bonus più svantaggiati, da estendere in un secondo momento a livello nazionale e ad una gamma più ampia di soggetti, servizi e prestazioni sociali. E’ un’iniziativa altamente innovativa - spiegano le tre organizzazioni - che vede interagire in maniera nuova strutture con diversa finalità e missione, ma tutte molto diffuse sul territorio nazionale e mosse da una convinzione comune: ”per raggiungere maggiore equità e giustizia sociale occorre rendere effettivi e concreti i percorsi di accesso ai diritti, soprattutto alle persone più svantaggiate, povere ed escluse”. A sostegno dell’iniziativa i promotori hanno attivato il sito www. incapienti.

it, in cui saranno inseriti i materiali informativi che Caaf Cisl, Caritas Italiana e fio.Psd mettono a disposizione dei soggetti attivi nella sperimentazione e di quanti vorranno conoscere di più al riguardo. Le tre organizzazioni, comunque, pur apprezzando l’idea che sta dietro al bonus, reputano la misura insufficiente ed inadeguata e rimangono in attesa di politiche organiche e strutturali di contrasto alla povertà e alla grave emarginazione. I proponenti chiedono in particolare che il Parlamento ed il Governo appena insediati prendano in seria considerazione i contenuti della dichiarazione “ending street homelessness” approvata il 10 aprile scorso dal Parlamento Europeo e si impegnino ad approvare entro il primo periodo di legislatura, il disegno di legge sulla istituzione di un fondo nazionale contro la povertà, decaduto nella legislatura precedente a causa dello scioglimento anticipato delle Camere.

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