domenica 23 settembre 2012

• Principi inderogabili e capacità/possibilità di stare insieme

Renato Natali- Uscita dal teatro
È essenziale far politica e perseguire il bene comune, tenendo conto delle varie culture presenti, secondo regole e principi derivanti dal tipo di società che potenzialmente ci fa riconoscere come membri di una stessa Comunità. Questo non significa adottare come misura relativismo e individualismo ma cercare punti d'incontro quantitativamente e qualitativamente tali da tenerci insieme e dandoci metodi e comportamenti idonei ad una tale impostazione. Questo comporta che ricerca ed adozione del bene comune risentono della inevitabile mobilità culturale che è legata alla funzionalità degli strumenti di relazione resi disponibili ed accettati come punto di comunione. I cosiddetti principi inderogabili, dai quali per scelta non vogliamo rinunciare e che incidono nella definizione del Patto di convivenza tra diversi? Devono essere misurati operativamente sul punto di mediazione più alto che l'insieme delle varie culture presenti in un ambiente dato consente nel momento storico nel quale si opera.

giovedì 6 settembre 2012

• Il profilo del sindacalista


Ringrazio Roberto De Santis per aver ritrovato queste parole del card. Martini. Le unisco a quelle di mons. Ablondi rivolte a tutti coloro - progettisti, dirigenti, impiegati, operai - che lavoravano negli anni ’70 nel Cantiere Navale di Livorno (Una nave è frutto di una catena di mani che tutti accomuna in capacità, impegno solidale e responsabilità). Un abbraccio. Una spinta a costruire. Una lettura alla luce della dottrina sociale cristiana della corrente organizzazione del lavoro e della società. La conferma di un ruolo ‘per’ nel quale si sono ritrovati tanti uomini e donne scelti dai lavoratori e dalle lavoratrici nel sindacato.

Il profilo del sindacalista
card. Carlo Maria Martini
• Colui che si mette in leale rapporto con gli altri, responsabile dei diritti umani, capace di reggere l’utopia e di contagiare anche coloro con cui opera agli stessi suoi entusiasmi.
• Sa essere presente e sa motivare le scelte, conosce il più possibile il lavoro di ciascuno e perciò è competente, cerca di capire e guarda all’essenziale.
• Non ha preoccupazioni per propri interessi monetari e rifiuta il privilegio che è il tarlo di ogni convivenza.
• Preoccupandosi di ciascuno, difende non i soldi ma il valore delle persone, lottando anche per il giusto riconoscimento economico.
(Carlo Maria Martini)