domenica 18 maggio 2008

• Gli scout davanti al coraggio

Da IL TIRRENO - domenica 18 maggio 2008


Da Zanardi a don Ciotti: gli esempi

Il coraggio non è frutto della follia del singolo, il vero coraggio è un atto di normalità e nasce davanti alla pazzia dei molti che credono sia normale accettare il male e che nulla si può contro l’odio, il dolore e la disperazione. Testimoni del "Coraggio" questi sono stati i 1500 ragazzi scout tra i 17 e i 20 anni venuti da tutta la Toscana, che nella due giorni di Loppiano (vicino a Firenze) hanno presentato il loro percorso ed hanno incontrato chi fa della propria vita una testimonianza di coraggio.

Nel giorno di Pentecoste, ospite della comunità dei Focolarini, l’Agesci Toscana ha organizzato l’evento conclusivo di un cammino partito a novembre. Il primo giorno ha visto protagonisti i ragazzi, le loro storie ed esperienze. Divisi in sottocampi i gr

uppi . hanno presentato il proprio percorso, la propria visione del coraggio: canzoni, letture e rappresentazioni hanno accompagnato la sera fino alla notte, dove dinanzi al fuoco i clan hanno vegliato in

preghiera.

La domenica un altro fuoco ha accompagnato i ragazzi: il coraggio dei testimoni, oltre 40 ospiti 

che in altrettanti dibattiti hanno raccontato la loro esperienza e si sono confrontati con i ragazzi su emigrazione, famiglia, povertà, malattia ed emarginazione. Persone significative che vivono sulla propria pelle la fatica e la gioia di portare avanti fino in fondo le scelte assunte a servizio del prossimo.

La mattina è proseguita con la tavola rotonda dove Rita Borsellino, Alex Zanardi, Giovanni Bachelet e Don Luigi Ciotti hanno parlato della loro vita, del momento in cui hanno deciso di sporcarsi le mani perché quella era per loro l’unica scelta possibile, le altre non-scelte, ma compromessi e sconfitte. Accettare questa sfida non è stata per loro una prova di coraggio ma la normale risposta alla follia e al dramma della realtà. Non si

 sente un eroe Alex Zanardi, il coraggio di ripartire dopo l’incidente del 2001 è per lui meno significativo di quello di altri che come lui hanno affrontato, o affrontano da soli, la stessa sfida. Ora, senza volerlo, è diventato un modello di rinascita per tanti giovani: accettare questo ruolo è per lui l’impegno più grande.

Giovanni Bachelet invece ha parlato del padre ucciso dalle BR nel 1980, di ciò che gli ha insegnato: "Sia per te la politica un servizio e non un mestiere". E così gli scout, gli anni da ricercatore in America e in Italia, con la consapevolezza, tramandatagli dal padre, che il primo dovere di un buon cittadino è fare bene il proprio mestiere. E poi la decisione di entrare in politica non come professionista della politica, ma come professionista al servizio della politica.

Poi il coraggio di lottare

contro la Mafia. Si chiede cosa ha fatto, Rita Borsellino, prima della morte del fratello. Da quel 19 luglio del '92 è rinata in lei e grazie a lei la voglia di lottare contro il Male della Sicilia. Parlare, coinvolgere i giovani, smuovere le istituzioni e la politica per dare una scossa al torpore e all'omertà. Non è questione di coraggio, la paura resta sempre, ma è il bisogno di giustizia e verità che ti apre gli occhi e ti fa fare cose che per altri sono coraggiose, ma per te la semplice quotidianità di chi è rinato una seconda volta.

Il coraggio di aiutare il prossimo sempre e comunque, di vedere dove sta il male e non distogliere lo sguardo ma darsi da fare Don Ciotti con il gruppo Abele e Libera risponde così a droga e criminalità. Rivolto ai giovani chiede loro di schierarsi sempre, di scegliere da che parte stare, dalla parte del debole, dell'emarginato, dell'indifeso perché questa è lunica via del coraggio, la strada che deve intraprendere ogni buon cittadino e con ancora più decisione ogni cristiano benedetto dal fuoco dello Spirito Santo.

Sono queste solo alcune delle numerose fiamme di coraggio che i 1500 scout hanno portato a casa. Ora riparte il cammino per diventare adulti consapevoli, capaci di servire, di scegliere con coraggio.

Leonardo Rina

(Capo Clan scout Livorno) 

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