domenica 6 aprile 2008

• Pechino 2008.


Nonostante le quotidiane manifestazioni pro-Tibet, il presidente del Comitato Internazionale Olimpico difende la scelta della Cina come luogo di svolgimento delle Olimpiadi. «Il CIO considera giusta la scelta di assegnare i Giochi a Pechino - ha dichiarato Rogge - perché la Cina ha offerto un ottimo 'pacchetto', probabilmente il migliore fra tutte le candidature. Noi vogliamo qualità per i Giochi e Pechino ha elevate garanzie di qualità».

A quale prezzo per il popolo cinese e per quelli oppressi dai governanti cinesi con le armi? I diritti umani, tanto invocati in sede ONU, sono una giochetto di cui tener conto solo quando fa comodo?

Ogni commento è superfluo. Quando consapevolmente si considera ogni fatto e comportamento come momento isolato che non ha - e non deve avere alcun rapporto con ciò che lo circonda - le conseguenze aberranti possono essere queste. Rogge è 'vittima e carnefice' di questa cultura. Ha l'atteggiamento tipico di una visione autosufficiente e miope, purtroppo frequente in ogni settore e per ogni dinamica. A mio parere, tuttavia, più banalmente e rozzamente l'episodio (uno dei tanti!) è frutto della colonizzazione operata da élite finanziarie (di varia colorazione ed ascendenza) che vanno da Stati Uniti, Francia, Inghilterra ecc. alla Cina.

Che fare? Ho davanti a me il Compendio della dottrina sociale della Chiesa: intanto non possiamo tacere. Poi bisogna impegnarsi per progettare ed agire contro quel quadro; operare decisamente per una cultura diversa; affermare progressivamente un nuovo spirito, una nuova 'voglia'. Trasmetterla a quelli di noi che hanno ancora un po' di cammino davanti.

1 commento:

Ettore ha detto...

Come era naturale che accadesse, la protesta si è espansa a macchia d'olio. Più il governo ed i funzionari cinesi strillano al complotto organizzato, più esaltano il flusso delle proteste. È assolutamente urgente che l'Europa, nel suo insieme, si pronunci ed assuma un unico comportamento. Date le forze e gli interessi in campo ha scarso peso e significato un atteggiamento di isolati.