Afferma, inoltre, che "La mancanza di una mentalità da giovane la si trova non solo tra i sindacati, ma anche in alcune scelte governative. Imporre limiti più elevati e rigorosi alle emissioni inquinanti avrà certamente dei costi nel breve periodo. Questi costi saranno più alti per Italia e Germania, due Paesi con una quota di industrie inquinanti superiore alla media europea. Ma i benefici nel lungo periodo saranno
certi. Si avrà un'aria più pulita e si potrà anche sprigionare la corsa a investire risorse e talenti in nuovi settori emergenti, quali quelli della diffusione delle fonti rinnovabili. La minaccia del governo italiano di porre il veto al vertice europeo sulle emissioni inquinanti riflette la paura e la mancanza di voglia di investire nel futuro." Aggiungo non il desiderio, ma la volontà di investire sul futuro."Anche nella stessa università, il luogo dove si formano i giovani e i cervelli di domani, sembra prevalere troppo spesso la mentalità dei meno giovani. Distribuire le risorse statali tra le università in base alla qualità della ricerca, invece che soltanto in base al numero degli studenti come avviene oggi, richiederebbe per molti atenei dei costi nel breve periodo. Tuttavia i benefici nel lungo periodo per il Paese, in termini di aumento della ricerca prodotta dalle nostre università, dovrebbero essere chiari a tutti. Eppure fino ad ora questa riforma non è stata fatta, anche se a parole sembrano tutti favorevoli.
Il Paese è ormai in una vera e propria recessione. I dati diffusi ieri dall'Istat ci hanno confermato che nel terzo trimestre dell'anno la produzione in Italia si è ridotta dell'uno per cento. La recessione può anche essere il momento delle grandi ristrutturazioni, come ci ha insegnato Schumpeter. L'Italia ha spesso dimostrato che nei momenti peggiori riesce a fare le cose più impensabili." Sperarci non è utopia, ma azioni para-sindacali come questa della CGIL, non aiutano. Al di là del successo quantitativo e psicologico che avranno, fanno annotare una cultura altrettanto vecchia quanto quella di chi in questa fase è stato posto elettoralmente alla guida del Paese.
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