lunedì 4 gennaio 2010

• Il Berlusconi insanguinato


Non si può fare una ammuchiata dei due momenti: l’atto violento sul volto di Berlusconi; la speculazione propagandistica innescata da quell'atto - quotidianamente in atto con sfarfallìi in TG vari e pubblicazioni.
Il volto insanguinato di Berlusconi e dei tamponi protettori (visti all’uscita dal San Raffaele di Milano) non solo hanno richiamato un forte sentimento di umana pietà per la vittima del momento, ma hanno richiamato alla memoria di ogni persona - con un minimo di sensibilità ed amore per il prossimo - i volti ed i corpi che i violenti hanno colpito negli anni, recenti e meno recenti. Fortunatamente nessun paragone o somiglianza con quanto accaduto. Quei volti erano di persone non esposte come nei casi dello stragismo nero o strategicamente in quel momento determinanti per la salvaguardia delle istituzioni come nel caso dei delitti e delle gambizzazioni dei brigatisti rossi; ovvero persone che la criminalità organizzata coinvolgeva consapevolmente per affermare il proprio potere o il controllo del territorio. In tutti i casi, da quello di oggi a quelli di ieiri ed ieri l'altro, non potevamo che essere coinvolti in un forte sentimento di pietà per tutte le vittime ed i colpiti, di orrore per l’indifferenza al diritto alla vita, di indignazione per l'attacco frontale alla Comunità.
Altra cosa è la speculazione propagandistica, tanto vile quanto meschina, operata da amici (ed anche nemici) del Silvio nazionale. È anch'essa segnale di grave degrado della vita comunitaria.

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