venerdì 24 aprile 2009

• Bersani al cardinal Silvestrini:«I nostri umanesimi hanno radici comuni, e sono radici cristiane»

Sul MESSAGGERO del 24 aprile 2009 leggo che l'on. Luigi Bersani del PD ha detto che il liberismo è una vera e propria ideologia e che la sinistra per 20 anni ha giocato di rimessa. La «leggerezza comunicativa» e il «nuovismo» altro non sono state che prove di sudditanza. Ora la crisi socio-economica in atto rilancia le parole forti del riformismo: uguaglianza, produzione, welfare, lavoro. E la sinistra può puntare ad un nuovo «new deal», ovvero ad «un grande patto nazionale, sociale e generazionale». Era al convegno dell’associazione Nens («Uno sguardo oltre la crisi») ed era presente una fetta incidente della 'intellighenzia' democratica. Il convegno ha offerto anche l’inedito confronto tra Bersani e il card. Achille Silvestrini. Per il cardinale anche alla Chiesa è mancata «quella vigilanza morale sulle cause della crisi finanziaria, che invece ha esercitato in altri campi». E ora le fedi devono aiutare la «coesione della civitas» e la ricostruzione di un senso di sobrietà, anziché farsi strumento di divisione. Temi ripresi da Bersani: «I nostri umanesimi hanno radici comuni, e sono radici cristiane». I riformismi italiani, sia di tradizione socialista che cattolica, sono ora chiamati a costruire insieme un nuovo modello. Il personalismo cristiano è parte della cultura del Pd, ma lo è anche il principio dell’«autonoma responsabilità della politica».

Nessun commento: