lunedì 10 novembre 2008

• Se n'è andata Mama Africa, Miriam Makeba.


Se n'è andata Mama Africa, Miriam Makeba.
Aveva speso tutta la sua vita per l’impegno civile ed è morta "sul campo", a Castel Volturno, un luogo-simbolo della lotta alla criminalità ed alla sopraffazione, dove aveva voluto partecipare a tutti i costi, nonostante le non brillanti condizioni di salute, al concerto anticamorra a sostegno dello scrittore Roberto Saviano.
La mia generazione l'ha vista battersi con decisione e vigore contro il regime dell’apartheid che aveva dilaniato il suo Paese, il Sudafrica. Una testimone di partecipazione. Non a caso era diventata delegato delle Nazioni Unite.
Non a caso il suo impegno contro la segregazione razziale, ingigantito dalla fama di cantante nota in tutto il mondo, aveva causato la reazione del governo sudafricano che, nel 1963 - in pieno regime di apartheid - l’aveva costretta all’esilio ed aveva messo al bando tutti i suoi dischi.
Dopo che le fu imposto l’esilio, per tornare in Sudafrica, Miriam Makeba dovette attendere quasi 30 anni: soltanto nel 1990, infatti, Nelson Mandela riuscì a convincerla a tornare nella terra dove era nata - sua madre era di etnia swazi e suo padre, morto quando lei aveva sei anni, era uno Xhosa - e che era stata costretta ad abbandonare.
È nei miei ricordi e nella mia preghiera.
Giorgio Gaber (La libertà. 1972) scrisse e cantò queste parole, forse pensando a coloro che come Lei non sono stati alla finestra ad attendere che altri facessero:
La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,

la libertà non è uno spazio libero,

libertà è partecipazione.


1 commento:

Ettore ha detto...

da VITA.IT
Addio "Mama Afrika", voce dei popoli oppressi!
di Padre Giulio Albanese

Miriam Makeba, la celebre cantante sudafricana nota in tutto il mondo come "Mama Afrika" per il suo straordinario impegno nella lotta contro l'apartheid, è morta ieri sera a Castel Volturno, in provincia di Caserta, dopo essersi esibita nel concerto anti-camorra a favore dello scrittore Roberto Saviano. Era venuta in Italia proprio nei giorni in cui molti camorristi sarebbero potuti uscire di prigione per decorrenza dei termini. Una presenza la sua, per dare voce a chi non ha voce, alla società civile! Miriam si è spenta dunque cantando contro una delle peggiori mafie del nostro povero mondo, come sentinella della libertà e della democrazia. Alcuni anni fa quando ebbi modo d'intervistarla mi disse che "l'avvenire del continente africano è aperto alla speranza!" Un messaggio straordinario che non si è mai stancata di cantare a squarciagola nei suoi trent'anni d'esilio, testimone della sete di libertà del popolo sudafricano. Diceva senza mezzi termini che questo messaggio avrebbe continuato a gridarlo "fino alla morte", e così è stato!