sabato 31 luglio 2010

• Fini: gioco ambiguo?


C'è chi sostiene che tutti hanno «capito che il gioco dell’on. Fini è ambiguo. È stato cacciato dal Pdl dopo essersi messo nella condizione di essere cacciato, Eppure resta lì. E' un trucco della destra che sta preparando un dopo Berlusconi che rappresenti una vera alternativa all'era Berlusconi. Non più monarchico, ma (forse fintamente) collegiale. La nuova Balena Bianca.» Qualche altro aggiunge: «Quello che vedo mi pare l'inizio di un'operazione di metamorfosi. Come fu fatta in Cina, dove sono stati tanto abili da conservare un regime, ma dando la percezione che l'era di Mao era finita e che ne era iniziata una completamente diversa.»

Sono convinto che da qualche anno sia stata proposta una rinnovata immagine di Fini e che è in corso di definizione a piccoli passi."Adelante, Pedro, con juicio", avrebbe detto il Manzoni. Tutti da scoprire i cambiamenti, se cambiamenti 'veri' ci sono stati. Tutto da scoprire l'avvicinamento effettivo alla destra europea, così spesso da Fini - ed i suoi amici - reclamato.

Certamente la Democrazia Cristiana ( la "balena bianca") era assai più trasparente e valutabile; sia nella sua veste socio-cristiana - o socialdemocratica europea come qualcuno ha scritto - sia nella sua sporadica dimensione 'moderata'. Non a caso Gelli attivò la melma piduista in modo da contrastare le tensioni democristiane per un moderna democrazia non autoritaria né populista. Non a caso osserviamo i cascami culturali piduisti anche ai nostri giorni.

Comunque l'immagine finiana, nella espressione odierna, è più abbordabile (almeno da uno come me, che la osserva con perplessità). In postazione per il dopo-Berlusconi (Se si porrà il problema a tempi ravvicinati!) ci sono diversi gruppi e gruppetti; anche quello degli estimatori di Fini.

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