
Bonaiuti, Capezzone e staff personale devono essersi ricordati che una buona preghiera a Domineddio era senz’altro più efficace di trucchi e marchingegni vari, comprese bugie e controllo dei mezzi di comunicazione.
Certo! Lo sforzo disegnato sul viso del cavaliere era evidente! Non gli viene naturale! Ma alla fine ce l’ha fatta! Immagino con gran sospiro di sollievo da parte di quel galantuomo e signore che è il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ce l’ha messa propria tutta per salvare il volto presentabile della nostra Italia. Non siamo dei ‘magliari’, che sanno cogliere e presentare il fermo-immagine di comodo, o dei malati cultori dell’immagine femminile. Siamo persone normali e non sudditi! Anche se negli ultimi venti-trent’anni ci siamo avvitati in un vortice di banalizzazione civile, culturale e morale. In queste settimane la Chiesa - nel suo insieme a partire dal suo ‘primus’ Benedetto XVI, ce lo ha ricordato da tutte le posizioni; criticando anche duramente chi gestiva, al momento, il potere della nostra Italia.
In questo G8 sembra che finora sia andato tutto bene. Il ‘geniale’ colpo di immagine (il G8 in area colpita dal terremoto) ha funzionato; ha consentito di nascondere sotto il tappeto i cocci di casa nostra. Meno male! Ma la memoria di quanto di più negativo è stato rilevato in questi ultimi mesi non deve essere persa. C’è chi gioca mediaticamente a fare lo statista, ma che in pochi giorni ha dovuto nascondere o annebbiare alcune delle pagine più vergognose della vita democratica del nostro Paese. Dalle ronde al reato di clandestinità ed alle escort (come ora pudicamente si chiamano!).
Gli appelli del Presidente della Repubblica e le prese di posizione della quasi totalità del mondo cattolico devono essere ripresi ed avviato un vero processo di risanamento di cui tutti sentiamo il bisogno e l’urgenza.
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