domenica 11 ottobre 2009

• Le navi dei veleni

Da anni si sospetta e si parla di ‘navi dei veleni’. In questi giorni si è di nuovo posto in evidenza il tema. Ne parliamo, un po’ tutti, come se si parlasse di noccioline, di fatti da investigare e non ne facciamo una priorità. Danni alle persone e all’ambiente? Radioattività dispersa senza protezione? Nocività di derivazione industriale? 30-34 navi affondate (secondo un pentito della mafia)? Spesso sentiamo dire: appena avremo i soldi andremo a vedere e poi provvederemo a rimediare e perseguiremo i colpevoli.

Ma le persone che insistono sulle aree colpite da questo malaffare hanno danni? Quali? Come prevenirli?

Leggo a proposito del traffico illecito di rifiuti pericolosi e radioattivi via mare: affondamento sospetto delle "navi dei veleni" : « Il "traffico illecito di rifiuti" consiste in una qualsiasi spedizione di rifiuti che avvengono senza il consenso delle autorità competenti interessate (paesi di destinazione e transito), inoltre in questi casi le movimentazione di rifiuti non sono accompagnate da corretta documentazione. Il traffico dei rifiuti è un problema che non interessa solo l'Italia ma molti paesi del mondo, soprattutto quelli in via di sviluppo (in quanto spesso sono i destinatari finali dei rifiuti stessi) ed infatti la movimentazione illegale dei rifiuti avviene sia su territorio nazionale che internazionale.». Qualcuno ipotizza che la morte della giornalista di Ilaria Alpi in Somalia è legata al fatto che ne sapeva ormai troppo su queste vicende.

Per ora si parla della zona costiera di Cosenza e di arcipelago toscano con riferimento a due possibili casi. In questi due casi si sta cercando di intervenire. Gli altri?

Troppa è la calma. Troppi i silenzi.

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