sabato 2 maggio 2009

• Freedom House declassa l'Italia.

Freedom House declassa l'Italia. "Non è più un Paese pienamente libero". Nell'Europa Occidentale il nostro è l'unico Paese 'partly free' seguito solo dalla Turchia. Leggo su La Repubblica del primo maggio. «La libertà di stampa si sta riducendo in tutto il mondo, e l'Italia non è esente da questa forma di degrado. Nel rapporto 2009 di Freedom House (organizzazione autonoma con sede negli Stati Uniti, che si pone come obiettivo la promozione della libertà nel mondo), infatti il nostro Paese viene declassato per la prima volta da Paese 'libero' (free) a 'parzialmente libero' (partly free), unico caso nell'Europa Occidentale insieme alla Turchia. Le ragioni della retrocessione dell'Italia sono molteplici, spiegano gli estensori del Rapporto, che esamina la libertà di stampa in 195 Paesi da quasi 30 anni (dal 1980): "Nonostante l'Europa Occidentale goda a tutt'oggi della più ampia libertà di stampa, l'Italia è stata retrocessa nella categoria dei Paesi parzialmente liberi, dal momento che la libertà di parola è stata limitata da nuove leggi, dai tribunali, dalle crescenti intimidazioni subite dai giornalisti da parte della criminalità organizzata e dei gruppi di estrema destra, e a causa dell'eccessiva concentrazione della proprietà dei media".» «Ma il punto veramente dolente, a giudizio dell'organizzazione, è costituito "dalla concentrazione insolitamente alta della proprietà dei media rispetto agli standard europei". Berlusconi, affermano senza reticenze gli autori del rapporto, controlla attraverso il governo la Rai, e possiede Mediaset. E la crisi di La7 non ha certo giovato in questo panorama.»
Non c'è dubbio che c'è una specifica responsabilità di tutti noi cittadini, con le nostre superficialità ed indifferenze, i nostri bubbolii e piagnistei fini a se stessi. Non ho alcun dubbio che tutto ciò stia accadendo con la scusa della governabilità e delle gestione del potere condizionata dalla accellerazione del fattore tempo, che l'ideologia del consumo e del mercato ha imposto. Non solo ma anche con la vocazione all'individualismo ed al 'napoleonismo' introdotta dal «ghe pensi mi'» di gerarchi e gerarchetti.
L'aver messo in un "angolo dei sospiri" la dottrina sociale della Chiesa, a mio avviso, è una delle concause di questo degrado ademocratico.

Nessun commento: