sabato 21 marzo 2009

• Neo-PDL in arrivo

Luigi La Spina così fotografa sulla STAMPA di oggi la nascita della fusione, formale, del Popolo della Libertà: il nuovo PDL. «L'unione tra Alleanza nazionale e Forza Italia costituisce sicuramente un fatto positivo per la nostra democrazia.» «La scommessa di Fini, prima sulla futura egemonia culturale e, poi, su quella politica si fonda non solo sulla resurrezione di alcuni «temi forti» del suo passato partitico.Ma sulla speranza di aver intuito alcune trasformazioni profonde del moderatismo
italiano, come l'inarrestabile secolarizzazione modernizzante di quell'elettorato, che resta conservatore in economia e in politica, ma che non lo è più nel costume privato e pubblico.»«La vera competizione, nel centrodestra, è tra chi, anche senza cannocchiale, avrà visto meglio il futuro.»
Concordo. Aggiungerei, tuttavia, che le due leadership di Berlusconi e Fini (che pur fan da sottofondo: leader maximo e leader astuto ed occhieggiante) accettano di confrontarsi sul
medio periodo sulla evoluzione culturale politica del loro bacino elettorale stabile; che sono in vario grado consapevoli che l'insieme di 'Forza Italia' confluisce in una 'Nuova Alleanza Nazionale', che tende ad affermare una cultura politica tipica della destra europea (oscillante tra benpensantismo, tecnocrazie e nuovi costumi relazionali che guardano soprattutto al loro interno).Come sempre in casi come questo di 'fusione' di gruppi con diversa
storia vissuta alle spalle bisogna guardare con attenzione, ai vari livelli territoriali, a chi siederà sulla poltrona di 'amministratore delegato' e chi su quella di 'presidente'. L'esperienza dice che per chi ricerca un consolidamento o una affermazione culturale è meglio operare da amministratore delegato. La leadership si misura per gli effetti nel breve periodo e ad essa ci si può adattare. La cultura è un momento strutturale che si misura nel medio-lungo periodo e punta ad effetti durevoli e permanenti.

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