martedì 10 febbraio 2009

• Eluana è morta

In questi giorni ho creduto di avvertire - insieme ad una persistente indifferenza - tanta ipocrisia, strumentalità alla ricerca di un nuovo equilibrio dei poteri nella società italiana, fondamentalismo in libera uscita sull'onda di una forte e naturale emotività. In certe sortite mi è parso di leggere perfino il tentativo - consapevole o meno - del recupero di logiche da Stato Etico, di antica memoria.
L'urgenza di una strategia biopolitica ha straripato nelle aule delle istituzioni. Pur nel rispetto delle posizioni espresse direttamente o indirettamente, anche in questo nostro piccolo angolino mediatico, abbiamo esplicitamente solidarizzato con chi cercava di conoscere ed approfondire; di ascoltare e riflettere in silenzio con rispetto e condivisione; di pregare - privatamente e nei luoghi della Comunità ecclesiale.
Ma nelle assemblee deliberanti non si confrontavano i bianchi, i neri o i rossi, ma uomini e donne nominati da alcune oligarchie istituzionali con l'avallo di un voto popolare fortemente condizionato dalle oligarchie mediatiche. La stessa Chiesa nel confermare e sostenere il biblico diritto alla vita - suo momento costituente - si esponeva di fatto ad una indegna strumentalizzazione della sua spinta naturale per fini che col diritto alla vita avevano poco a che fare. Basta rileggere le dichiarazioni di questi momenti.
Ieri sera, nella sua trasmissione su La7, Gad Lerner, parlando - tra gli altri - con la Binetti, ha detto di aver sentito forte la necessità di pregare, quando si è appresa la notizia che Eluana era morta. Come non unirsi, oltre ai familiari ed agli amici, anche a loro ed a quanti nello studio nel comportamento - prima che nelle parole - manifestavano la stessa urgenza e necessità?
Dagli anni '90 il caso di Eluana ( e di tanti altri) era noto a tutti. Perché si è atteso l'ultimo momento? non si è ascoltata una famiglia che richiedeva con forza e decisione un pronunciamento?
È la domanda che qualche giorno fa ha fatto a tutti il padre di Eluana. La strumentalità di potere vorrebbe mettere alla gogna il Presidente della Repubblica (qualcuno adombra perfino la richiesta di impeachment !!!). L'onestà intellettuale dovrebbe pretendere una risposta da chi ha operato nelle istituzioni in punti di potere reale. Non è sufficiente che i destinatari dell'appello del padre di Eluana abbiano risposto, salvo palazzo Chigi il cui diniego non è decisamente credibile.

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