domenica 5 ottobre 2008

• Humanæ vitæ:sono tra quelli che trovano difficoltà

In data 4 ottobre il noto giornalista Luigi Accattoli ha espresso, nel suo blog, un suo commento sull'intervento di Benedetto XVI sulla bellezza dell'avventura coniugale e e sull'Amore. Mi piace immetterlo anche in questo blog perché sento mia la sua riflessione.
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dal blog di Luigi Accattoli [http://www.luigiaccattoli.it/blog/]
Possiamo chiederci: come mai oggi il mondo, ed anche molti fedeli, trovano tanta difficoltà a comprendere il messaggio della Chiesa, che illustra e difende la bellezza dell’amore coniugale nella sua manifestazione naturale?”: così ha parlato ieri il papa per il 40° dell’Humanae vitae e gli sono grato di aver ricordato quelli che “trovano difficoltà”, perché io sono tra loro. Avevo 24 anni quando fu pubblicata l’enciclica e oggi ne ho 64 e nel frattempo ho avuto cinque figli e tante occasioni per meditare quel messaggio e sempre ho concluso che non ne ero all’altezza: apertura alla vita certo, nell’insieme di un’avventura sponsale ma non ancora in ogni singolo abbraccio. Mai però l’ho contestato, quell’insegnamento, interpretandolo come un ideale che mi veniva proposto, non come un precetto che mi veniva imposto. Sono felice che ieri Benedetto abbia risposto alla domanda sulla “difficoltà” trattando del “cammino di maturazione” che è necessario “quando è in gioco l’amore”, cammino arduo a guidare il quale “neppure la ragione basta: bisogna che sia il cuore a vedere”. Credo che un passo si possa compiere oggi verso il superamento della disputa sull’enciclica sessantottina: che il magistero proponga la radicale apertura alla vita esplicitamente come ideale per il quale la ragione non basta e non come una precettistica tassativa – e che coloro che hanno difficoltà intendano la dimensione ideale di quell’insegnamento e provino, per quanto possono, a conformarvi l’esistenza.

1 commento:

Ettore ha detto...

QUOTIDIANO.NET - sabato 4 ottobre 2008

Preservativo: e se il Papa avesse ragione?
Pubblicato da Massimo Pandolfi Ven, 03/10/2008 - 15:26

Oggi il Papa ha ribadito con forza il ''no'' del Vaticano sull'uso della pillola e di altri contraccettivi, anche se, si e' lamentato Ratzinger, molti cattolici nel mondo hanno difficolta' a seguire tali insegnamenti e la Chiesa cattolica deve anzi accrescere i suoi sforzi per far comprendere ''la bellezza dell'amore coniugale''. ''La possibilita' di procreare una nuova vita umana e' inclusa nell'integrale donazione dei coniugi'', ha spiegato papa Benedetto XVI. ''Se infatti - ha aggiunto - ogni forma d'amore tende a diffondere la pienezza di cui vive, l'amore coniugale ha un modo proprio di comunicarsi: generare dei figli....Escludere questa dimensione comunicativa mediante un'azione che miri ad impedire la procreazione significa negare la verita' intima dell'amore sponsale, con cui si comunica il dono divino''. Benedetto XVI ha ammesso che ''nel cammino della coppia possono verificarsi delle circostanze gravi che rendono prudente distanziare le nascite dei figli o addirittura sospenderle''. ''Ed e' qui - ha sottolineato - che la conoscenza dei ritmi naturali della fertilita' della donna diventa importante per la vita dei coniugi''. Ratzinger e' cosciente di come la posizione della Chiesa cattolica in materia di contraccezione sia disattesa tra gli stessi credenti, ma cio' non significa cambiare gli insegnamenti dell'Humanae Vitae. Tutt'altro: occorre fare invece di piu' per convincere le coppie del ''meraviglioso disegno di Dio''. ''Possiamo chiederci - ha detto Benedetto XVI - : come mai oggi il mondo, ed anche molti fedeli, trovano tanta difficolta' a comprendere il messaggio della Chiesa, che illustra e difende la bellezza dell'amore coniugale nella sua manifestazione naturale?''. ''Certo - ha osservato - la soluzione tecnica anche nelle grandi questioni umane appare spesso la piu' facile... ma la tecnica non puo' sostituire la maturazione della liberta', quando e' in gioco l'amore''. ''Per questo - ha concluso - il servizio che la Chiesa offre nella sua pastorale matrimoniale e familiare dovra' saper orientare le coppie a capire con il cuore il meraviglioso disegno che Dio ha iscritto nel corpo umano, aiutandole ad accogliere quanto comporta un autentico cammino di maturazione''. (ANSA)