domenica 13 novembre 2011

Livorno, svegliati !



Ci voleva la tempesta perfetta per innescare il cambiamento. E così è stato e non poteva essere altrimenti. L’Italia si rimette in moto, come svegliata da un lungo torpore. Forse sono queste le condizioni migliori per farci veramente tirare fuori il meglio, per capire di quanto possiamo essere ancora degni della nostra breve ma intensa storia di rinascita continua.
Ora comincia il tempo per costruire e ricostruire. E sarà soprattutto a livello locale che si deve capire che ricomincia tutto. Lo dicono le analisi economiche, basti pensare che la torta più grossa del patrimonio dello stato è in mano agli enti locali (dalle caserme alle aziende partecipate passando per le megastrutture amministrative locali) e lo dice la decenza, laddove il patto di stabilità, politicamente, non sarà da vedere come il “dissanguamento “ dei poveri comuni (e non comuni poveri..) ma come una reale ristrutturazione di tutti quei livelli amministrativi che protetti dalla burocrazia fatta di procedure e pochi risultati di fatto schiacciano la società reale.
Questo significherà due cose. Innanzitutto riscoprire la vera politica, visto che quella che ci vendono, soprattutto a livello locale ne è solo una sottospecie, quando non è guerra tra bande, per come stiamo da troppo tempo assistendo a Livorno. In secondo luogo ci sono le competenze. Le competenze da riscoprire della vera politica, quella che tutti i giorni è al servizio vero e reale dei cittadini con capacità e umiltà, e le competenze dei cittadini che si possono mettere al servizio della comunità stessa, anche senza avere posti o poltrone. Basta politici inesistenti o presenti con due righe su facebook o che ti riempiono le mail di messaggi pieni di niente. La politica si fa coi fatti e i risultati, non con le intenzioni. 17 anni di Berlusconi ci hanno insegnato molto da questo punto di vista.
Chiedo quindi intanto a coloro che rappresentano Livorno a livello regionale e nazionale, che dai tempi delle elezioni per la verità si vedono un po’ poco in giro, magari di metterci al corrente di quanto fatto per la comunità intera che rappresentano. Una sorta di bilancio di mandato ad oggi su quanto richiesto e ottenuto. E’ chiedere troppo da chi abbiamo eletto e che deve riferire a tutta la comunità e non solo al partito da cui è espresso?
Per il resto sarebbe bello non rottamare ma “smaltire” in un inceneritore di ultima generazione il pessimo spettacolo che la politica livornese sta continuando incredibilmente a dare come se il mondo fosse sempre uguale. Come se gli ultimi due giorni non fossero esistiti. E capire che se i cittadini non si muovono la media della classe dirigente, salvo le eccezioni, rimarrà sempre quella che vediamo, pessima. Ma d’ora in poi, guardando ciò che succede in Italia e nel mondo, non avremo più scuse. Nulla sarà più scontato e l'equazione politica=ideologia è definitivamente sotterrata dalla realtà dei fatti, così come il voto “in automatico”. Basta non avere paura di svegliarsi.

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