martedì 22 gennaio 2013

• USA. OBAMA. - The Inauguration day 2013

La ‘inauguration’ di Obama è stata assai chiara e decisa. Cerimonia lineare ed efficace, tutta tesa ad esaltare la necessità e l’urgenza dell’unità del popolo americano nella solidarietà e nella conferma del rispetto per il ‘diverso’ - (pur nei limiti dello spazio culturale presente e possibile nell’insieme degli Stati Uniti, con particolare attenzione alla ‘inclusività’ costitutiva dell’insieme). “Dio ci benedica: noi, il popolo”. L’alternanza dei richiami verbali e delle esecuzioni corali ed individuali, è stato elemento costituivo e di sostegno. La ribadita urgenza del ‘fare’ ed ‘agire’, qui e subito (per l’ambiente, per l’occupazione e per l’accoglienza rinnovata alle intelligenze emergenti anche all’estero): un impegno permanente a raggiungere gli obiettivi già delineati nel suo primo insediamento di quattro anni fa, ora ancor più credibile per la maggiore libertà operativa che il secondo mandato rende possibile. La chiusura non poteva che essere data dall’inno ‘star spangled banner’, il suo inno nazionale. Sguardo al futuro senza ignorare la realtà dalla quale si parte. L’invocazione della benedizione di Dio, il necessario corollario.
NOI
Ho pensato a noi ed a quanto poco potremmo avere da invidiare se fossimo consapevoli ‘veramente’ della nostra Costituzione e della nostra storia.

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